mercoledì 26 dicembre 2007

Oltre i confini del Mare (Quarta Puntata)

Eccoci alla quarta puntata del mio racconto. Nella prima puntata Sabrina, cercando una cesta in solaio, ha trovato un cofanetto con il nome del bisnonno. Nella seconda puntata scopre lo scambio epistolare tra Bachisio e Vittoria, ed il loro amore tormentato. Nella terza puntata, Sabrina decide di partire perla Sardegna.


La bellezza di questa terra aveva rapito la sua anima ed arenato in una zona remota della mente il motivo principale per il quale era giunta in Sardegna.
Dopo una ricca colazione a base di gallettas (biscotti) e zoddu (yogurt fatto in casa) salì nella sua stanza e si collegò ad internet col suo PC portatile.
Aprendo la posta si ritrovò in un attimo in America: il suo capo le chiedeva informazioni sul convegno che stava preparando a Whashington; era di vitale importanza per la sua amica Cindy avere un consiglio per l’abito da indossare al ballo di Halloween; con una valanga di parole la mamma le dava un dettagliato resoconto delle ultime chiacchiere di paese. Dopo una rapida occhiata agli altri messaggi, decise che poteva rimandare al pomeriggio le risposte, per godersi invece la leggera brezza che soffiava nel bosco vicino alla pensione.

Camminò per alcuni minuti seguendo un sentiero sterrato, lì decise di spingersi in mezzo agli alberi. Si trovò così in magnifico bosco, circondata da chercoso (querce), elighese (lecci), aera (aceri), olostru (agrifogli) e da niberu (tassi centenari). Nel sottobosco primeggiavano cespugli di ruo (rovi), martigusa (ginestre) e chessa (cisto), la terra sotto i suoi piedi era invece ricoperta di ciclaminoso (ciclamini selvatici), margheritasa (margheritine bianche) e tanti trivuzzu (trifogli).
Alzò lo sguardo al canto di un’allodola e vide un’imponente massa rocciosa, decise di proseguire in quella direzione.

Si era chinata per cogliere un quadrifoglio, quando si sentì afferrare per un braccio, ed una mano le chiuse la bocca per non farla urlare. Una profonda voce maschile le sussurrò nell’orecchio: “Stia calma, non le voglio fare del male, faccia come dico io” – disse lo sconosciuto – “guardi verso la montagna!”; Sabrina si girò nel momento in cui un magnifico esemplare d’Aquila Reale si poggiava su quei graniti.
Incredula di ciò che aveva visto gli disse: “Non sapevo che qui ci fossero le aquile!” – “È una giovane femmina, ha nidificato qui lo scorso anno, stanno per schiudersi le uova e non permette a nessuno di avvicinarsi”.

Ormai più imbarazzata che spaventata pensò che lo sconosciuto era veramente un uomo affascinante. Si sentì il volto in fiamme. Rimasero in silenzio a guardare la montagna, dopo un po’ l’uomo disse: “Possiamo andare! Le consiglio di non addentrarsi da sola fra queste valli, sono tanto belle quanto piene d’insidie e pericoli, dovrebbe farsi accompagnare da una guida!”.

Giunti alla strada si salutarono, non si erano nemmeno detti i loro nomi.

(continua)

2 commenti:

Mirtillangela ha detto...

Ehhhhhhh.... storia d'amore all'orizzonte?????

Franca ha detto...

????? Aspetta e Vedrai!!!!