martedì 27 novembre 2007

Oltre i confini del Mare (Seconda Puntata)

Eccoci puntuali con la seconda puntata del mio racconto. Nella prima puntata abbiamo conosciuto la protagonista, Sabrina, che cercando una cesta in solaio ha trovato un cofanetto con il nome del bisnonno...

Come lo aprì vide che conteneva delle fotografie, cartoline d’altri tempi e, rilegate con uno spago, alcune lettere ormai ingiallite. Spinta dalla curiosità decise di portare tutto con sé. Solo dopo alcune settimane ebbe il tempo per leggere il contenuto di quelle missive; risalivano al secolo precedente, provenivano dalla Sardegna, il mittente era una giovane donna di nome Vittoria. Parlavano di un amore dolce e tenero nato fra giovani, figli di contadini, che lavoravano come mezzadri per una ricca famiglia di paese. Vittoria e Bachisio si conoscevano da sempre, avevano frequentato la stessa scuola elementare, dopo la licenza lui era andato a lavorare nei campi, lei invece era diventata la dama di compagnia di una nobil donna.

Sognavano di costruirsi una casa, sposarsi ed avere tanti bambini, ma come succedeva spesso a quel tempo, la giovane fu promessa in sposa al figlio della signora presso cui lavorava ed il loro sogno fu infranto per sempre. Senza un lavoro sicuro, avendo perso ormai la donna della sua vita, Bachisio decise con la morte nel cuore di andare alla scoperta del nuovo mondo. Come molti altri italiani, riuscì dopo tanti sacrifici a comprare un appezzamento di terreno e mettere su una piccola fattoria.

Aveva incontrato molte donne, e le vecchie piaghe iniziavano a cicatrizzarsi, ma nei suoi pensieri c’era sempre Vittoria. Non voleva rinunciare a lei senza fare un ultimo tentativo. Quando arrivò in Sardegna si accorse che nell’Isola il tempo si era fermato, al suo paese tutto era come prima, solo alcune rughe erano comparse su volti a lui ben noti, e nuovi bambini giocavano per le strade. Si recò in chiesa e lì la vide, era ancora più bella di come la ricordava con indosso uno splendido abito di seta rosa antico.

Era diventata una nobile, ma i suoi occhi erano tristi. Si voltò verso l’uscita ed i loro sguardi s’incontrarono illuminando l’oscurità che li circondava. Bachisio capì subito che anche lei non lo aveva dimenticato. Si scambiarono solo la loro frase “Stesso posto! Stessa ora!”. Stringerla nuovamente fra le braccia gli fece scordare tutto il suo dolore. I loro corpi che tanto si erano cercati e desiderati, si amarono con una passione sconosciuta ad entrambi fino a quel momento. Sapevano che tutto ciò sarebbe finito presto e per un mese sfruttarono ogni minuto che potevano passare insieme.

Vittoria non aveva avuto figli e suo marito la trattava con distacco, come se lei ne fosse responsabile. Si salutarono per l’ultima volta davanti alla nave e da allora ebbero notizie l’uno dell’altro solo da lunghe lettere inviate segretamente.

(segue)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao franca un salutone grande da catepol che ti comincia a leggere (chissà chi mi ha segnalato il tuo nuovo blog chissà...)
e un in bocca al lupo per questa avventura...bacioni

sperando di avere modo di incontrarci di nuovo presto
cate

Franca ha detto...

Ciao Cate,
spero che ti piaccia! Sono ancora agli inizi...
Non vedo l'ora di tornare nella tua bellissima terra! Baci!

Mirtillangela ha detto...

Franca, stai descrivendo bellissime atmosfere in cui i sentimenti quasi si possono toccare. Continua, continua!!

Franca ha detto...

A Mirtillangela
Ancora è lunga....
Speriamo ti piaccia!

Mirtillangela ha detto...

Ehi... ma oggi è mercoledì e non c'è ancora la terza puntata: Franca dove sei???? :P