martedì 20 novembre 2007

Oltre i confini del Mare (Prima Puntata)

Tra i miei Hobby c'è quello della scrittura. Mi piace scrivere storie che nascono dalla mia fantasia, e farle leggere agli amici. Non ho mai pubblicato nulla, ma penso che questo blog possa essere una buona occasione per condividere con chi avrà la pazienza di leggerle alcune mie storie. Per ora ne ho scritta una, che si intitola "Oltre i confini del Mare". Ha come scenario la mia terra, la Sardegna, e parla di un viaggio alla ricerca delle proprie radici. La pubblicherò a puntate, una ogni settimana, a partire da oggi, quindi buona lettura!


Oltre i confini del Mare
(prima puntata)

Era la fine di Ottobre. Sabrina guardava le onde infrangersi sugli scogli ancora illuminati dal sole. Il mare spumeggiava e suonava una dolce melodia, in quella terra nella quale si trovava per cercare di ricollegare l’anello mancante del suo passato. Si sdraiò chiudendo gli occhi. Come quel mare tumultuoso i pensieri iniziarono ad affollare la mente, la sua famiglia si era trasferita da alcune generazioni nell’Ohio; i suoi avi facevano parte di quei giovani coraggiosi che nell’Ottocento, con in mano solo una valigia di cartone e sulla fronte il bacio d’addio di una madre che non avrebbero visto mai più, erano saliti su una grossa nave per attraversare l’immenso oceano e raggiungere la terra dei sogni: “l’America”.

Sabrina si destò allo strillo di un gabbiano, era sulla spiaggia di Porto Quadro, nelle vicinanze di Santa Teresa di Gallura. Con i piedi scalzi sulla terra umida, persa in un’infinità di interrogativi ai quali non trovava risposta. Fin da bambina aveva sognato di lasciare il piccolo paese in cui viveva per andare alla scoperta della grande città: la sua meta era New York. Dopo anni passati sui libri si era laureata con lode in Marketing; aveva seguito un master in e-commerce, ed ora era l’assistente dell’Amministratore Delegato di una Società d’Import-Export che aveva sede proprio nel cuore della Grande Mela.

Ogni anno nel mese di Luglio tornava dai suoi per la raccolta delle mele, era l’occasione per ritrovarsi tutti insieme nella grande casa coloniale dei nonni. “Sabrina” – disse la madre – “Potresti andare nel fienile a prendere le ceste che si trovano nel soppalco?”. Mentre le prendeva vide l’anta di un vecchio armadio aperta, così si avvicinò per accostarla, ma una scatola piena di polvere attirò la sua attenzione.

Era un vecchio cofanetto di radica, sopra vi era inciso il nome del suo bisnonno.

(segue)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

A quando la prossima puntata? :-*

Franca ha detto...

a Marina
Penso martedì prossimo!
Ciao Ciao

Mirtillangela ha detto...

Ma Franca, questa vena letteraria l'avevi tenuta nascosta!! Grande!!

Bene bene, ora voglio proprio capire cosa c'è nel cofanetto di radica....

Franca ha detto...

A Mirtillangela

Ecco la seconda puntata...
Che ne dici?

Loste ha detto...

L'incipit nei racconti è fondamentale: serve a far rimanere il lettore agganciato alla storia.
"C’era un che di musicale nel rumore dell’onda che si infrangeva sul bagnasciuga. Una musica lenta e ripetitiva, che lasciava spazio ai pensieri di uscire e rincorrersi, ai ricordi di riaffiorare leggeri, come una schiuma profumata che galleggia nell’acqua del tempo. La sua famiglia partita per il nuovo mondo un secolo prima, il bisnonno conosciuto solo dalla foto sbiadita e scolorita, conservata nel cassetto del comò di sua madre. Il tempo che ha disegnato la sua ragnatela di pieghe, lui appoggiato ad un cavalletto come si usava a quel tempo lo sguardo diritto all’obiettivo, sicuro delle sue scelte. Sarebbe stato fiero della nipote laureata con lode, lo stesso suo carattere, la sua stessa indole: di chi nel mondo si fa largo a gomitate.
Sabrina aprì gli occhi, sdraiata sulla spiaggia, non capiva se avesse immaginato o se fosse stato vero quel grido che l’aveva riportata alla realtà. Un gabbiano, un uomo? Girò la testa verso il tramonto che stava colorando di rosso un cielo di un turchese profondo. La luce le fece socchiudere gli occhi. Si sollevò a sedere e ripensò a quello che gli era capitato quel giorno."
Non dermore e continua.
Loste

Franca ha detto...

Ciao Loste, Grazie!!!
Presto pubblicherò il seguito spero ti piaccia!!!Buon anno!!!